Orazio, il Poeta Romano per la pace dell’Anima

Forti e caduchi

Sorpresi in pieno Egeo, quando la nube
cela nera la luna e astri di certezza
non brillano nel cielo ai marinai,
ciò che preghiamo dagli Dei è pace.

I Traci furibondi nella guerra,
i Medi dalla nobile faretra,
pregano pace, Grosfo: non la comprano
né gemme né la porpora né l’oro.

Non tesori; i littori consolari
non sgombrano i pensieri dolorosi
che insorgono nell’anima, le angosce
che alitano sotto le sfarzose sale.

Nel poco è il bene. Se sulla tua mensa
brilla la salierina di tuo padre.
Quando timori e voglie inconfessate
non ti tolgano un sonno senza peso,

Siamo forti e caduchi: perché tante
mire? e altri paesi, un altro sole
che li scalda? Lontani dalla patria
siamo esuli a noi stessi.

L’angoscia infetta sale sulle navi
di bronzo, insegue cavalieri in corsa,
più veloce del cervo, più veloce
dello scirocco che trascina nembi.

l cuore lieto ora, odia il pensiero
dell’oltre. Stempera l’amaro
con un sorriso lento. In nulla esiste
felicità compiuta.

Una morte veloce tolse Achille
splendido, una vecchiezza interminabile
consumava Titone. Forse l’ora
a me darà quello che a te ha negato.

Ecco i tuoi cento greggi di Sicilia,
le tue mandrie muggenti, le cavalle
da corsa che nitriscono; ti copre
lana intinta due volte in porpora africana:

a me le Dee mortali e veritiere
hanno donato una campagna breve
e un soffio lieve di poesia greca.
E indifferenza per la trista folla.

Andrea Larsen
Torna in alto
Gruppo Telegram di Andrea Larsen

Gruppo Telegram di Andrea Larsen

Entra nel canale

I will be back soon

Gruppo Telegram di Andrea Larsen
Ciao, partecipa anche tu alla nostra community
Andrea Larsen Canale