Molto probabilmente morirò accanto a una pila di libri che intendevo leggere.
Lemony Snicket
Adoro i libri. Ormai se mi conoscete (da YouTube Canale Andrea Larsen e Razza Estinta fino ai libri che ho pubblicato e che trovate su questo sito) sapete che ho un amore speciale per questi scrigni di carta, ma – giusto ricordarlo – l’amore accetta e pretende anche la guerra. E’ proprio la guerra che dà vita ad i grandi amori. Senza la furiosa passione, senza il vibrante desiderio, senza il coraggio leonino, quale eroica impresa di conquista?
Beato colui che ha l’ardire di difendere ciò che ama.
Ovidio
Ebbene, occorre anche far la guerra ai libri. Una guerra spietata e brutale. Di quale guerra sto parlando? Bisogna ammettere che ve ne sono troppi che non meritano di chiamarsi libri. E attenzione, adesso giustamente verrebbe da pensare (seguendo il principio di “Chi controlla i controllori“, parafrasando il concetto) la seguente massima: “Chi decide cosa sia valido per esser definito un bel libro?“. In verità non è questa la questione a mio avviso. I massimi giudici dei libri sono il Tempo e la Forza (intrinsecamente lo Stile e la Visione). Non le vendite, non le etichette (“libro criminale”, “libro da censurare”, “libro stupido”, ecc..), non le vetrine scintillanti con scritto “Best Seller”, non le frasi epiche in copertina di altri autori pagati per scrivere quella sparata, non le riviste “specializzate” o i critici. Conta solo il Tempo, con la sua implacabile forza. Conta la Forza che ancora un testo sa sviluppare, generare, creare fuori da sé.
Ma quindi? Di cosa sto parlando? Sto parlando della necessità d’ognuno di noi, buoni lettori, se non di allontanare le persone dal “veleno” di letture stupidi, false, figlie di operazioni di marketing e raccomandazioni, almeno di spingere le persone verso le poche e buone letture. Lo diceva il grande Goethe che non comprendeva come si potesse leggere la letteratura contemporanea, prima d’aver letto tutta la meravigliosa letteratura del mondo antico. Ma con una frase immortale, una riflessione intima di Poe, abbiamo comprensione di quale sia il danno della immensa produzione letteraria (vista la sua immensità non riguarda altro che il commercio e non certo la qualità) per la vita umana dei lettori e non solo.
In breve, fate la guerra per i libri, diffondendo i suoi più valenti rappresentanti.
Fate la guerra contro gli pseudo – libri, quelli che ingannano e “rapinano” il lettore (saranno comunque libri distrutti dal potere del Tempo e della Forza).
Siate i primi critici, voi stessi sul fronte, non lasciatevi ingannare da “esperti”, parlate di libri valenti con il cuore, sempre e sostenete gli scrittori che hanno, nel Tempo e con Forza, un destino.
Video dedicato alla più belle frasi dei Grandi della Letteratura che hanno dedicato ai libri. Qui.
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