Dacci oggi il nostro stupidario quotidiano

Questo breve estratto per introdurre cosa? Forse la riflessione non solo sull’ometto e donnetta moderni, ma anche sul futuro (inquietante) del mondo tutto.
I più idioti, le più oche, vanno avanti sereni per la loro strada, mai toccati da dubbi, mai sfiorati da rimproveri, mai preoccupati di essere dei parassiti incapaci nei confronti di un azienda o nei confronti dei colleghi. C’é chi fa la vittima, chi il piantino, chi parla male di questo e quello, chi sta al cellulare tutto il tempo, chi viene al lavoro e se ne frega degli altri, chi alza la voce per sentirsi uno forte, chi è stato promosso e quindi si sente toccato dal Sacro Direttore Galattico di Fantozziana memoria, chi è ignorante, spocchiosa, antipatico, leso e per tanti simili meriti, viene considerato Esempio di eccellente valenza; insomma dove se non all’interno del mondo del lavoro non si può avere un così limpido quadro di cosa sia nel mondo moderno la degenerata meritocrazia e l’invertita gerarchia spirituale e valoriale? E chi, al contrario, pensa in modo autonomo, ha un suo carattere, non sa belare e non sa parlare non dicendo niente? Si trova isolato, straniero su un pianeta ostile, emarginato.

Le cose da dire sono molteplici, proviamo a dirne qualcuna.

Il modello americano

Ti voglio stupido

Rock Robot


A breve la maggior parte di questi “figli” (dipendenti) saranno eliminati dalla “famiglia” (azienda) e sostituiti da figli titanici: Robot. I restanti “utili” saranno programmatori (vedi fenomeno drammatico degli Hikikomori) che vivranno perennemente in uffici con luci al neon e silenzi abissali o in smart con alienazione totale, producendo e sviluppando il Sistema-Matrix sempre più onnivoro di dati e compulsivo in azioni complesse. Quando le persone rimarranno a casa che succederà? Senza più l’Azienda-famiglia, senza più un identità, un numero identificativo, una qualifica tanto cara all’Ego, un quotidiano fatto di impegni, cosa faranno? Sarebbe l’incubo peggiore per questi idioti che non hanno mai “parlato” a loro stessi, che non hanno mai riflettuto sulla loro vita. Per fortuna il Sistema darà loro il Reddito di Umanità. Vedrete. Avranno soldi, nessun lavoro, nessun motivo di riflessione, niente da fare (non sono abituati a pensare ed agire autonomamente) e tutto da comprare (nuovi gadget tecnologici e idiozie varie). Forse passeranno anni dentro mondi virtuali paralleli (Meta e similari, videogiochi, ecc…). Capiranno forse, per un attimo, che non sono mai stati i figli preferiti della Famiglia-Azienda, che non sono mai stati indispensabili, che il loro lavoretto non era una cosa così complessa, importante e mistica? Capiranno che solo la vita conta veramente, che conta sì ma la sfida empatica con gli altri, che conta il trovare anime di valore e non oggetti costosi nella propria vita, che bisogna dare valore al proprio tempo e alla propria libertà. E’ importante comprendere che non siamo nati per lavorare, per rimanere “figli“, per essere massa; siamo nati per godere dell’ozio, della libertà, della nostra identità caratteriale unica come d’una terra conquistata con l’animo, con il sangue, con il sudore, altroché click, signorsì e straordinari fino a tardi per dimostrare che?

Conclusioni

Avrei potuto continuare con decine di riflessioni, dalle idiozie sulle politiche rosa (considerando le donne inferiori), verdi ( buffonate ecologiste in aziende che vivono sulla distruzione dell’ambiente, altroché cestini per la raccolta differenziata…), sulla neolingua idiota ed i falsi progressismi degeneranti; poi parlare della capillarità emorragica delle raccomandazioni in Italia (di cui tutti sanno, ma di cui i “furbi” che ne usufruiscono pensano che non si sappia..), della mancanza minima di coerenza tra le parole e i fatti sul lavoro , dell’incapacità di trasmettere in lingua italiana in modo corretto delle nozioni, di parlare, di essere se non “famiglia” (giammai!) almeno sinergici, intelligenti (altroché “team”..che ridicolaggine) e via dicendo. Mi fermo qui però. Tanto sapete bene voi e so bene io.
La gerarchia spirituale non si può invertire, comprare o distruggere.
Gli idioti e le oche sono tali e saranno sempre di più. Niente “meeting” e “punti d’incontro”, sono idioti e oche. E sono milioni. Questo bisogna capirlo e accettarlo.
Far cadere il velo di Maya di Schopenariana memoria e agire di conseguenza.
La famiglia-azienda ci considererà sempre pecore nere, ma siamo pure peggio. Siamo lupi.
Fedeli alla sacra visione dei Romani, di Pound, di Thoreau, di Bukowski, del Mito.
Non capiamo cosa significhi belare e pensare di definirsi Uomini e Donne, tuttavia vediamo che altri lo sanno fare benissimo.
Stiano sereni tutti, non ci metteremo mai a competere con loro su questo.
Abbiamo un altra voce, un altro orizzonte, un altro destino.

Andrea Larsen
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